Comunicare in modo trasparente l’immagine di CRA e RSA e mettere in campo le buone pratiche di comunicazione.
L’obiettivo anche per il 2023 è rafforzare la reputazione delle strutture della terza età.

Al centro della nostra comunicazione è il ruolo delle residenze che degli anziani e in generale dei fragili, si prendono cura con un approccio bio-psico-sociale. Nel post pandemia come giornalisti e comunicatori abbiamo lavorato molto nella riabilitazione dell’immagine di CRA ed RSA, diventate bersaglio di una certa parte della Stampa. Non di tutta fortunatamente.

Qual è il compito che sentiamo come necessario?

La sfida oggi è prendersi cura della reputazione delle strutture, informando come esse siano evolute, diventando spazi di cura e di vita a 360 gradi. Certamente siamo impegnati a raccogliere e divulgare le buone pratiche delle strutture, attraverso la voce dei residenti. Continueremo anche per il futuro a comunicare con un approccio costruttivo e a diffondere una visione positiva.

L’umanizzazione delle cure: un valore da divulgare

La pandemia ci ha posto davanti ad un bivio to care vs to cure” nel campo delle cure e dell’assistenza nella terza e quarta età.

Con un approccio che oltrepassa le esigenze sanitario-medico-riabilitative, le RSA e CRA – di cui ci occupiamo – mettono al centro la persona. Qui “curare” significa prendersi cura per garantire una qualità di vita e di relazione il più ricca e appagante possibile fino agli ultimi giorni.

Si tratta di strutture che scommettono sull’innovazione” – ha detto la nostra Deborah Annolino nell’intervista andata in onda su Radio Cusano Campus sul tema ‘Comunicare le RSA’. Per innovazione non dobbiamo pensare solo alla tecnologia ma all’umanizzazione delle cure, volte a rispettare i bisogni reali e complessi di ciascun individuo, anziano o disabile che sia, con l’obiettivo ambizioso ma tangibile di garantirgli l’assistenza più evoluta e compatibile, ovvero risposte di qualità”.

ASCOLTA L’INTERVISTA RADIO

 

Invecchiamento attivo tra dignità ed empatia

L’Emilia-Romagna insieme alla Lombardia è una delle regioni italiane ad aver sviluppato un’attenzione e una sensibilità crescente all’interno delle residenze e nei confronti dei protocolli socio-sanitari. In particolare, Bologna può contare su realtà di grande ispirazione.

Le RSA sono luoghi dove l’invecchiamento è attivo, configurandosi in senso ampio – secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – come un processo di ottimizzazione delle opportunità relative alla salute, partecipazione e sicurezza, allo scopo di migliorare la qualità della vita delle persone anziane“.

E ancora nelle RSA la dignità della persona che vi abita e l’empatia del personale (medici, infermieri, collaboratori tutti) battono all’unisono, con Percorsi Assistenziali Individuali (PAI) che tengano conto delle condizioni psicofisiche, delle diversità caratteriali e delle abitudini dell’anziano. Come giornalisti e comunicatori siamo testimoni di numerosi progetti capaci di generare socializzazione, inclusività, senso di appartenenza al gruppo e alla struttura.

Facciamo qualche esempio.

I laboratori creativi e solidali: CRA Villa Giulia

A Pianoro, nel verde delle colline bolognesi, Villa Giulia rappresenta un unicum tra le residenze per anziani. Associata ad ANASTE (Associazione Nazionale Strutture Terza Età) e al Consorzio Ospedaliero Colibrì, la CRA è impegnata in una mission di alto valore: “dare un senso a ogni momento” nella vita degli anziani.

CRA Villa Giulia di Pianoro - comunicare le RSA

Tra i progetti pensati per favorire un invecchiamento sano e attivo abbiamo raccontato anche sulle testate nazionali come Buone Notizie del Corriere della Sera “La coperta della nonna”.

Buone Notizie - Corriere della Sera - CRA Villa Giulia la coperta della nonna - comunicare le RSA

Un laboratorio creativo nato durante la pandemia e tutt’ora attivo per il successo riscosso e i benefici generati.

A partire da donazioni di lana, cotone e tessuti, le anziane signore di Villa Giulia realizzano manufatti in stile crochet (borse, mantelle, sciarpe…) il cui ricavato è stato devoluto alla onlus bolognese Il Piccolo Principe.

Sociale e solidale si uniscono anche nella realizzazione delle “Pigotte”, bambole di pezza il cui ricavato va invece a UNICEF per salvare piccole vite umane. In tutti i casi sono progetti di ampia valenza terapeutica, come ha sottolineato Ivonne Capelli, Amministratrice della CRA Villa Giulia, nel salotto televisivo Detto Tra Noi di TRC Modena insieme alla nostra Deborah Annolino, nella puntata “Moda sostenibile a Villa Giulia: comunicare oggi le RSA”.

 

RIVEDI LA PUNTATA “DETTO TRA NOI”

 

Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina: l’innovazione è di “casa”

Un’altra realtà virtuosa è la Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina descritta dal suo presidente dott. Gianluigi Pirazzoli come “una residenza capace di offrire risposte ai molteplici bisogni dei residenti che presentano più patologie ma anche dei loro caregiver, ovvero di chi se ne prende cura”.

Ciò che AD Communications ama portare alla luce nei contenuti della Fondazione e in generale delle strutture appartenenti al Consorzio Colibrì, è la capacità di operare in continuo scambio con il territorio per affrontare in un’ottica più stimolante le sfide della terza età ma anche della disabilità, in un dialogo con le altre forze associative e no profit di Bologna.

Fondazione Sant anna e santa caterina Bologna - comunicare le RSA

L’ elemento che contraddistingue questa struttura è l’innovazione, anche in tema di comunicazione 4.0 visto che abbiamo aperto la pagina Facebook della Fondazione e ne curiamo puntualmente l’immagine anche attraverso il sito web.

RSA: buone pratiche di comunicazione

Riscattare l’immagine della RSA non è solo possibile ma costituisce la premessa per una narrazione etica e trasparente. Un impegno che si declina in un’applicazione quotidiana di buone pratiche di comunicazione.

Ecco i 5 principi guida per le RSA della nostra Agenzia:

  • Comunicare all’esterno le attività: laboratori, sinergie con altri enti e associazioni, progetti sociosanitari, novità importanti.
  • Presidiare le pagine social: visionare tutte le conversazioni e fare da moderatori se occorre.
  • Attivare una comunicazione interna: curare e incentivare il rapporto con la Direzione, le altre figure apicali, i collaboratori, all’occorrenza anche i familiari.
  • Scrivere le news per il blog: creare momenti dedicati all’informazione a cadenza regolare.
  • Vivere in prima persona gli eventi delle RSA: fare networking con il personale della struttura rafforza il rapporto di reciprocità e fiducia.

Scarica la grafica di AD Communications

Tutti i principi teorici richiedono cura e continuità, pena rimanere parole vuote. Il nostro impegno è dargli “forma e sostanza” all’interno delle strutture, per creare empatia e sinergia e migliorare complessivamente l’intero asset della comunicazione.

Articolo a cura di Alessandra Venturi

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