Lavoro e digitalizzazione: il nuovo volto delle professioni

La Rivoluzione 4.0 e le ripercussioni nel mondo del lavoro, per i professionisti di oggi e sempre più per le generazioni di domani, sarà il focus del primo meeting organizzato dal Lions Club Bologna martedì 19 marzo dalle ore 13:40 nel prestigioso salone della Guardia presso la Prefettura UTG.

AD Communications aprirà l’iniziativa che ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna.  A guidare la parte introduttiva, con la presentazione delle autorità, sarà la giornalista e ideatrice dello Studio Deborah Annolino.

Rivoluzione 4.0 – Programma definitivo

La Rivoluzione 4.0 vista da commercialisti, avvocati e consulenti

Lions Club Bologna_ logoL’obiettivo del I° Meeting Lions Club Bologna è riunire le diverse categorie di professionisti, commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, tutti coinvolti nella trasformazione digitale che è in atto. Un momento di incontro e confronto per acquisire consapevolezza di fronte all’utilizzo e l’impatto delle nuove tecnologie.

Attraverso la formula di tavoli tematici, guidati da un moderatore, i professionisti si confronteranno per comprendere ed analizzare come i mestieri più tradizionali stiano cambiando approcci e metodologie con l’introduzione massiccia delle tecnologie digitali. Diversi i rappresentanti di spicco invitati: dal prof. Stefano Zamagni, economista dell’Università degli Studi di Bologna a Piero Formica fondatore dell’International Entrepreneurship Academy,  Senior Research Fellow dell’International Value Institute presso la National University of Ireland in Maynooth, Dublino.

Intervista al presidente Lions Club Bologna

Per darvi qualche anticipazione sull’importanza dei temi che tratterà il convegno abbiamo intervistato il presidente del Lions Club Bologna Dott. Alberico Colasante che ringraziamo per averci coinvolto come Studio:

Alberico Colasante

Quali sono le criticità e le opportunità di questa “rivoluzione 4.0”?

A.C. Il titolo del Meeting è la sintesi di ciò che sta avvenendo in tutti i campi, dalle imprese alle amministrazioni pubbliche, fino a coinvolgere anche le categorie, in generale delle professioni. L’innovazione digitale e tecnologica sono elementi imprescindibili ed inarrestabili del nostro futuro. Rappresenta a mio avviso un’opportunità per migliorare le nostre attività e per innovare le attuali figure professionali che, ad avviso di molti osservatori, a breve subiranno dei notevoli cambiamenti. L’unica criticità che possiamo constatare è che la velocità con cui si sono evolute le tecnologie e il digitale, hanno di fatto trovato impreparati tutti gli utilizzatori finali, in particolare i professionisti.

Quali sono le categorie professionali più coinvolte in questa rivoluzione digitale?

A.C. L’innovazione digitale coinvolge tutte le categorie. Sicuramente quelle più interessate sono le categorie professionali quali gli avvocati, i commercialisti e i consulenti del lavoro. Gli elementi che contraddistinguono il forte impatto avuto in questi ultimi anni, è legato in primis alla Pubblica Amministrazione. Mi riferisco, ad esempio, a due casi molto recenti come il Processo Civile Telematico per gli avvocati, e la Fatturazione Elettronica per i Commercialisti.

Quali sono i rischi per chi ignora questo profondo cambiamento?

A.C. I rischi che si corrono sono quelli relativi a ciò che numerosi studiosi definiscono “Digital Trasformation, una rivoluzione che non tocca soltanto gli strumenti a disposizione, ma bensì la professione stessa. La Digital Transformation è il mezzo attraverso il quale lo studio professionale si rapporta ai propri clienti, comunica con gli enti preposti, organizza, gestisce e controlla le attività e le risorse, digitalizza i documenti per poi condividerli con i clienti. Si tratta di una nuova visione della figura del professionista che risponderà, secondo alcuni studi, ad alcune principali regole per la sopravvivenza al cambiamento, che sono la conservazione sostitutiva, il controllo di gestione, sofware gestionale integrato con il cliente, condivisione delle informazioni e la comunicazione.

L’Emilia Romagna, Bologna in particolare, è una realtà evoluta sul fronte delle tecnologie digitali?

A.C. Per quel che riguarda l’Emilia Romagna è sicuramente una delle regioni italiane più avanzate dal punto di vista del recepimento della digitalizzazione nell’ambito delle attività libero professionali. Anche le stesse istituzioni pubbliche, come la Regione Emilia Romagna, hanno supportato nell’ultimo anno proprio la digitalizzazione delle attività con bandi che hanno finanziato le professioni incentivando le stesse nella direzione di una forte innovazione digitale degli studi professionali. In questo senso possiamo affermare che la sensibilità di stare al passo coi tempi con le evoluzioni della tecnologia è molto sentita nella nostra regione, sia dai professionisti sia dalle istituzioni.

La rivoluzione 4.0 è il presente?

A.C. La rivoluzione ci ha già travolto. Non possiamo fare altro che trovare le soluzioni per cavalcare e comandare questo cambiamento veramente straordinario al quale ci siamo approcciati con notevole ritardo. Vedremo nei prossimi anni ciò che saremo stati in grado di fare rispetto alla velocità del cambiamento tecnologico, in particolare a come saranno mutate le attività professionali, anche rispetto ad altri cambiamenti che vi saranno con l’introduzione delle blockchain e con l’avvento ormai prossimo dell’Intelligenza artificiale. Ci ritroveremo più avanti al prossimo convegno RIVOLUZIONE 4.0.

 

L’adesione al convegno è gratuita fino ad esaurimento posti.

Per partecipare è obbligatorio iscriversi qui

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