Il mese di agosto si chiude con lo “scoppiettante” caso del Buondì Motta, noto marchio italiano di prodotti dolciari accusato di aver ideato uno spot dissacrante lontano dall’atmosfera (bucolica) delle pubblicità Mulino Bianco. Il video che ha alzato il gran polverone ci riporta in un ambiente familiare  rasserenante fino a quando un asteroide non si abbatte ferocemente sulla madre davanti agli occhi della figlia che rimane attonitamotta buondi (nulla di più!).

Lo scoppio delle polemiche sui Social è stato immediato e con un’eco che perdura. Ne hanno parlato i tg nazionali e su Twitter si è moltiplicato come un fungo l’hashtag #Motta.  Molti italiani hanno giudicato violento lo spot e per niente ironico il messaggio. Nei giorni successivi è andata in onda una seconda versione in cui ad essere schiacciato e ucciso da altro asteroide è il padre della bambina.

Ma ripercorriamo la prima ed unica scena principale. In un bel giardino è imbandita una tavola dove siedono madre e figlia per condividere una colazione genuina e gustosa. La madre, intenta a sistemare un mazzolin di rose, le risponde che una colazione di quel tipo non esiste e se così non fosse potrebbe anche colpirla un meteorite che…un istante dopo le arriva addosso. Nel secondo spot del Buondì Motta, già andato in onda, il protagonista è il padre anche lui colpito da un meteorite “un po’ più infuocato” mentre chiacchiera con la figlia in giardino.

Lo spot Motta ha incassato anche l’approvazione di opinionisti e semplici telespettatori. La pubblicità in sé sembra voler dissacrare motta buondì pubblicitàil mito della famiglia perfetta, quella descritta dalle campagne del Mulino Bianco ad esempio, portandola all’estremo: un bel giardino, una casa che si intravede sullo sfondo, una mamma ben vestita, un papà con un calice in mano come se uscisse da un evento di gala.

“Che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”. Noi di AD Communications siamo rimasti colpiti e non certamente inerti di fronte al copioso  “botta-e-risposta” in rete. Da una parte i “disgustati” che hanno scatenato la bufera e dall’altra gli amanti dell’ironia, anche a tavola. In questo bel trambusto curioso è stato l’operato della Motta che nonostante le rimostranze del pubblico, ha rincarato la dose mandando in onda il secondo spot. E chissà che non ci riservi il “buondì” una terza volta.

Azzeccata? Grottesca? Non spetta a noi giudicare il contenuto. Di fatto l’azienda Motta, tra i leader sul mercato, ha dato prova di avere originalità in fatto di marketing e comunicazione. Adesso non rimane che attendere gli sviluppi, non troppo infuocati (si spera!).

 

 

 

 

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