Il web è pieno di gente che usa internet per burlarsi di qualcun’altro, una pratica chiamata cyberbullismo portata avanti da chi si sente forte del fatto che a proteggere la sua identità ci siano l’avatar e il nickname che si sono scelti per mantenere un certo anonimato. Ricevere messaggi o commenti  offensivi è un fenomeno talmente diffuso che sono stati trovati anche dei nomi per coloro che si comportano così sul web: haters (“odiatori”, di solito sono coloro che prendono di mira un particolare personaggio dello spettacolo), troll(coloro che inviano messaggi provocatori, irritanti o ancora, fuori tema),  i più subdoli sembrano essere gli utenti che aderiscono allo shitstorm, ossia le tecnica che prevede di farsi nominare amministratore di un gruppo Facebook. Una volta ottenuto il controllo, i vecchi amministratori vengono cacciati, il gruppo viene eliminato oppure i contenuti dei messaggi condivisi con gli altri utenti iscritti, costringono quest’ultimi ad abbandonarlo. Per evitare che questo succeda è opportuno non accettare richieste di amministrazione da parte di altri profili anche se sembrano amici, perché in realtà potrebbero non esserlo: nel dubbio, è sempre meglio contattare la persona e chiedere se davvero vuole essere amministratore del nostro gruppo, in caso contrario, se non fossero loro, si parla di furto di identità ed è meglio segnalare a Facebook il fatto.

Se anche voi avete ricevuto insulti su Twitter o più in generale, attraverso il web, potete scegliere come reagire:

Indifferenza: evitare di rispondere al commento,

Segnalare il commento utilizzando l’apposito comando: sarà poi lo staff del social network a deciderla “pena”,

Bloccare ed eliminare l’utente, in questo modo non potrà più contattarvi e neppure scrivervi; questa possibilità può essere controproducente, soprattutto se ci si occupa di vendita, infatti se una persona si prende il disturbo di venire ad insultarci è perché ci segue, quindi sul lungo tempo la persona che ci insulta oggi può essere un acquirente domani. Twitter da la possibilità di Silenziare, cioè di togliere dalla cronologia tutti i tweet di un account e possono essere riattivati in qualsiasi momento oppure in alternativa, si può optare per il tasto Blocca, comune a Facebook, Instagram e Twitter.

Rispondere al commento offensivo: in questi casi è da evitare di rispondere con lo stesso tono, quindi evitate di replicare a vostra volta con insulti, così non darete vita al vortice di insulti senza fine come spesso accade in queste situazioni. La maniera migliore di rispondere è con classe, ironica, ad esempio, come fece l’Alitalia quando ricevette il commento “Finocchi, grazie per star affondando l’Italia” a cui rispose “Grazie per averci ricordato che la battaglia contro la discriminazione non è ancora vinta”. Mettendo in pratica questa opzione, farete la figura dei gran Signori o delle gran Signore e strapperete una risata a chi leggerà.

ED SHEERANCome ultima possibilità c’è anche quella di fare come Ed Sheeran, opzione che sconsiglierei, perché i social sono un ottimo mezzo di comunicazione per conoscere e mantenersi in contatto con persone lontane o vicine a livello geografico, senza contare i risvolti positivi che possono avere su chi ha un’azienda o è un artista. Coloro che fanno arte tramite i social network hanno l’opportunità di mantenersi in contatto con i loro fans, per questo non ci sentiamo di condividere la scelta di Ed Sheeran: non devono rimetterci le persone positive che tramite i social possono esprimere il loro amore, le loro impressioni sul nostro operato solo perché ci sono persone che  utilizzano male e in maniera incosciente il web. Inoltre è bene che i genitori educhino i propri figli ad un uso corretto e consapevole del web, per arginare questo fenomeno, infatti coloro che insultano sono il più delle volte ragazzini annoiati che impiegano il loro tempo in questa maniera. Vogliamo ricordare che si è passibili di denuncia se si insulta anche se tramite il web.

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Ma non sono solo le star a farne le spese di questi comportamenti: secondo una ricerca condotta presso l’Università La Sapienza di Roma sono le donne l’obiettivo principale degli insulti nel 63% dei casi, seguono poi gli omosessuali (10,8%), migranti (10%), persone affette da disabilità (6,4%) ed ebrei (2,2%). Vedendo  a chi si rivolgono i tweet presi in analisi durante la ricerca – tutte categorie di persone considerate diverse o deboli –  si può intuire con facilità che coloro che inviano contenuti negativi , siano persone insicure che si nascondono dietro ad un pc perché nella vita reale non sarebbero in grado di dire e fare cose che il web invece consente, il nome coniato per questo tipo di utenti è Leoni da Tastiera.

insulti social networkIn un mondo in cui tutti fanno a gara per apparire sui social, c’è anche chi invece preferisce uscirne: è il caso di Ed Sheeran, il cantante inglese volato ai vertici delle classifiche col singolo “Shape of you” ha deciso di lasciare Twitter a causa dei tweet “al vetriolo” che riceve di continuo, “Ho abbandonato definitivamente Twitter, i commenti cattivi di alcuni utenti ti rovinano le giornate” avrebbe rivelato il cantante di “Galiway Girl” al Sun.

In realtà, Ed Sheeran non è la prima volta che abbandona un social: l’anno scorso si era assentato anche se solo per un periodo dal suo account di Facebook per ultimare il suo album dal titolo “÷” che è stato pubblicato lo scorso marzo e da cui sono stati estratti i singoli Shape of You, Castle on the Hill e Galway Girl.

Noi consigliamo di usare un’arma che funziona da sempre e nel maggior numero dei casi: l’indifferenza. A tutto il resto, a smorzare polemiche e cancellare strascichi, ci pensa il tempo.

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