Intervista doppia ai fondatori del Blog Assaggi&Paesaggi e “soci di vita” Giuseppe Patti e Erika Graci.

Ai due giovani professionisti il merito di aver scoperto “l’elisir” per una lunga e miglior vita…

A voi il compito di scoprirlo e attuarlo.

 

                                    

D. “Assaggi&Pa14937795_10211468282931892_1224505001_nesaggi” è solo un gioco di parole o è molto di più?

Giuseppe: Ci hai visti in foto? Assaggi & Paesaggi siamo io ed Erika! Lei è “Paesaggi”: romantica, sognatrice, ama le albe e i tramonti, le onde che si infrangono sulle rocce, il fattorino che suona alla porta con un bel mazzo di rose. Io sono “Assaggi”. A me, dammi una buona tavola imbandita e mi hai fatto un uomo felice.

Erika: Assaggi&Paesaggi è un binomio perfetto per chi vive coordinando tutti i propri sensi. Io e Giuseppe siamo una coppia di amici e rappresentiamo molto bene, secondo me, questa combinazione. Lui

ha un palato sopraffino e un olfatto da segugio. Io ho orecchie bioniche e occhi curiosi. Entrambe siamo dotati di pelle sensibile che ci rende complici anche a distanza.

D. Quali eventi o accadimenti raccontate nel blog? Ovvero quali sono i requisiti che un articolo deve avere per essere accolto nelle vostre rubriche?

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Giuseppe: Sono la nostra vita quotidiana, ogni momento è buono per “bloggare”: durante una cena al ristorante, un drink con gli amici, una trasferta di lavoro. Quello che accade attorno a noi e ci incuriosisce, abbiamo bisogno di raccontarcelo a vicenda, e lo facciamo attraverso il blog.

Erika: Tendenzialmente ci raccontiamo le nostre piacevoli esperienze in giro per il nostro mondo, dalla Sicilia a Roma, quando siamo immersi nella vita di tutti i giorni, ma anche fuori dai nostri confini routinari, quando riusciamo a regalarci occasioni vacanziere. Nel nostro blog, non a caso, è raro trovare un pezzo che disprezzi un paesaggio o…un assaggio! Perché ci piace condividere la bellezza e la bontà, lasciando a TripAdvisor o a blog che speculano altri tipi di commenti.

assaggiepaesaggiDando uno sguardo al vostro progetto, Assaggi&Paesaggi racconta il bello e il buono insomma il lato positivo delle cose. E’ un bisogno che prima di tutto avete percepito dentro di voi?

Giuseppe: Siamo due inguaribili ottimisti, ma di quelli veramente pesanti! Nulla ci abbatte, niente ci turba, noi abbiamo la nostra visione della vita e andiamo avanti per la nostra strada. Sono gli occhi con cui osservi le cose a fare la differenza.

Erika: Personalmente, il mio bisogno di raccontare a Giuseppe il lato positivo delle cose nasce dal desiderio di aderire alla realtà che in pillole condivido con lui. Vedendoci molto poco, quando capita di trascorrere un po’ di tempo di qualità insieme, preferisco raccontargli di luoghi e piatti che vorrei potesse apprezzare anche lui.

Nonostante gli anni di crisi, le difficoltà che la Sicilia da sempre vive e oggi forse in modo più accentuato, tu sei rimasto fedele alla tua Licata. Ogni tanto pensi di “costruire” nuovi progetti via da lì?

Giuseppe: Rimanere a Licata è stata una scelta consapevole subito dopo essermi messo alle spalle l’adolescenza. Andare via non è mai stato nelle mie corde, qui ho sempre trovato gli stimoli per crescere e reinventarmi. Posto che penso di voler rimanere a vivere a Licata per sempre, ti svelo un segreto, nel 2017 dovrei avviare, assieme a degli amici, una nuova attività imprenditoriale nel nord Italia. Sento di volermi misurare con una realtà molto più competitiva e performante rispetto a quella di una realtà di provincia come la mia. Ma il mio stile, e il mio luogo, di vita, non lo baratto.

Erika: Suppongo questa domanda sia per Giuseppe, perché io vivo a Roma. Una cosa però la voglio dire lo stesso… Se in Sicilia ci fosse una fotocopiatrice umana, basterebbero due ore del mio socio per renderla l’isola felice che potrebbe essere.

In questa attività di viaggi, scrittura e raccolta materiale, la figura del giornalista e quella del blogger tendono a incontrarsi o scontrarsi?

Giuseppe: Il concetto è lo stesso, se una cosa ti incuriosisce…raccontala! Solo che, quando fai il giornalista devi darti un tono, raccontare i fatti, provare ad essere imparziale. Sul blog scrive Peppe Patti, con i suoi sogni, i suoi limiti e le sue parole. Quello che leggi, sono io!

Erika: La giornalista provetta che ancora è in cantiere può scrivere in maniera oggettiva senza frustrazione alcuna rispetto alla necessità di dire la propria opinione. Con il blog, posso dare libero sfogo al mio pensiero, ergo le due anime si sostengono vicendevolmente.

 

“Blog” è sinonimo di potenziali contatti e opportunità? Cosa vi è capitato di importante attraverso la piattaforma on line?

14938024_10211468255011194_1398917953_nGiuseppe: “Blog” per noi è gioco, io nella vita reale sono un imprenditore nel campo della ristorazione, Erika è una psicologa (non sembrerebbe ma passa gran parte delle sue giornate in uno studio con un camice ad ascoltare i suoi pazienti…). Posso dirti cosa ci è successo “di bello” da quando abbiamo aperto Assaggi&Paesaggi: siamo stati invitati dal giornalista Duillio Gianmaria a partecipare come ospiti, alla trasmissione “Petrolio”, che conduce su Rai Uno. E’ stata una figata pazzesca.

Erika: Noi, due amici che viaggiano sul piano cognitivo alla velocità della luce e sul piano della realtà provano a fare altrettanto… suspence… siamo stati invitati in Rai!!! Abbiamo preso parte alla trasmissione Petrolio, di Duilio Gianmaria ed è stata un’esperienza molto divertente… almeno per me! Giuseppe si atteggiava ad ansioso, mentre io giocavo alla regina dei salotti della Rai. Ammetto che in quella occasione non ho fatto la secchiona, non ho studiato nulla né mi sono preparata frasi d’effetto. Volevo godermi l’aspetto umano di ciò che accade, dalla tensione velata del conduttore all’ipervigilanza del suo staff. Qualcuno mi ha detto che sono sembrata una bambola vuota accanto al fiume di parole di Giuseppe. Ma che me frega, dico io! Non volevo spararmi pose o ostentare sapienza. Volevo solo divertirmi!

Hai un motto o una filosofia di vita che ti piace veicolare agli altri attraverso la tua professione?

Giuseppe: Non mi sento all’altezza di perle di saggezza e veramente Assaggi&Paesaggi per me ed Erika è solamente un divertentissimo gioco, quindi nessun messaggio intrinseco. Una cosa però posso dirtela, all’età di 23 anni persi il mio migliore amico, da quel momento capii che la vita va vissuta al massimo, senza rimpianti e che nessun fattore negativo deve mai farti perdere la voglia di vivere. Ecco, se posso dare un consiglio a chi ci legge, ragazzi…VIVETE!

Erika: Sì, mi piacerebbe che i lettori venissero stimolati a essere più curiosi e ironici, perché viaggiare e provare sapori nuovi, anche nel senso metaforico del termine, offre linfa vitale alla mente. Ecco perché quello che dico sempre è: “Lavorare mille ore ha senso solo perché questo consente di avere la libertà economica di assaggiare e “paesaggiare”

 

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